Monta da lavoro

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La monta da lavoro si distingue dalla classica monta all'inglese per via della staffatura lunga e dell’uso della briglia tenuta con una mano.

In Italia la monta da lavoro nasce in Toscana e nel Lazio con leggere differenze sia nello stile che nell'equipaggiamento.

La monta da lavoro si sviluppa in queste regioni in tempi antichi, in aziende che assumevano uomini che lavoravano con il bestiame brado, dove vi era o un solo uomo per domare molti cavalli oppure si assoldava un professionista solo nei periodi di necessità. In generale questi si limitavano a dare una prima "scozzonatura", cioè un primo addestramento"a portare l'uomo"; fatto questo, i cavalli erano dati subito ai cavalieri che li rifinivano direttamente lavorando con loro in mezzo al bestiame brado. Questo addestramento rendeva alla fine i cavalli agili, versatili, coraggiosi ed obbedienti, capaci di muoversi a mano destra e mano sinistra, a serpentina o indietro. I cavalli non avevano paura di entrare nell'acqua o dei rumori improvvisi, sapevano all'occorrenza trainare dei pesi, ed a rimanere fermi sul posto quando avevano la briglia a terra; erano inoltre in grado senza tentennare di fare le discese e le salite più ripide, e sapevano venire "sotto", cioè accostarsi lateralmente ad una staccionata per permettere al cavaliere di salire o di scendere.

Con il tempo le tecniche di addestramento sono state via via affinate, facendo diventare la monta da lavoro una vera e propria disciplina sportiva.

Le gare, individuali e a squadre, si articolano in varie prove: addestramento, attitudine, gimkana e "sbrancamento", una prova questa, che consiste nell'isolare nel minor tempo possibile un vitello dal branco.