Alessandro Magno e Bucefalo

Si narra che Filippo, padre di Alessandro Magno, non volesse acquistare il cavallo Bucefalo in quanto indomabile e nervoso. Il..
Si narra che Filippo, padre di Alessandro Magno, non volesse acquistare il cavallo Bucefalo in quanto indomabile e nervoso. Il figlio rimproverò al padre di non sapere trattare l’animale per inesperienza e allora Filippo, infuriato con Alessandro, lo obbligò ad una scommessa: il perdente avrebbe pagato per intero il costo del cavallo, che allora era di 13 talenti. Alessandro si era accorto che Bucefalo aveva paura della propria ombra. Lo posizionò in modo tale che avesse il sole negli occhi, quindi lo accarezzò e con un salto salì sulla sua groppa, vincendo la scommessa. Bucefalo accompagnò Alessandro Magno per circa un ventennio in tutte le sue battaglie alla conquista di terre sconosciute. Il suo nome particolare può derivare da un doppio gioco di parole: in greco, Bucefalo significa “dalla testa grossa” o anche “dalla testa di toro” e nello stesso tempo la razza Bucefala identifica cavalli nati in Tessaglia e marchiati con una testa di bue sulla spalla.Secondo quanto riportato da Aulo Gellio in “Le Notti Attiche”, durante la battaglia dell’Idaspe, nel 326, in cui i Macedoni di Alessandro combatterono contro l’armata del re indiano Poro, Bucefalo, in mezzo ai nemici, riportò ferite mortali ma ciò nonostante riuscì a portare in salvo il suo cavaliere, dopodiché stramazzò a terra e morì. Bucefalo fu sepolto con gli onori militari, come si addice ad un combattente e il luogo della sua sepoltura divenne il punto di partenza per la fondazione di una città a lui dedicata, Bucefala (o Bucefalia), oggi Jalapur.