Comunicato stampa: Riunione CdA del 14 ottobre

14/10/2008

Il C.d.A. dell’Unire si è riunito in data odierna al fine di esaminare la delicata situazione del comparto, anche alla..

Il C.d.A. dell’Unire si è riunito in data odierna al fine di esaminare la delicata situazione del comparto, anche alla luce della sospensione dell’attività ippica decretata dalle categorie lo scorso 8 ottobre.Nella riunione, anche in previsione dell’incontro previsto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il prossimo 16 ottobre, sono state approfondite le varie ragioni che hanno condotto allo stato attuale. È fermo convincimento del Consiglio che la soluzione vada trovata lungo tre precise linee di azione: una, di tipo normativo, che risolva nell’immediato e nel breve-medio periodo la carenza di risorse ormai venutasi a determinare; la seconda che, attraverso una forte sinergia con il Ministero vigilante e l’AAMS, punti ad una migliore promozione del prodotto corse e della scommessa ippica e un terzo livello operativo rappresentato da azioni specifiche all’interno dell’Ente volte a migliorarne l’efficienza complessiva, anche, evidentemente, sotto il profilo dell’organizzazione e del controllo delle corse.Nell’ambito del Consiglio, poi, sono state esaminate anche alcune prese di posizione da parte della stampa e di altri soggetti dai quali emerge, sempre ad avviso del Consiglio, un quadro inesatto dell’attività sin qui portata innanzi.Il C.d.A., infatti, in questi otto mesi, ha affrontato, con impegno e serietà, le più importanti problematiche dell’ippica italiana, improntando ogni valutazione e decisione a principi di lealtà, trasparenza e tutela degli oltre 50.000 operatori del settore. Nulla è stato tralasciato: si è intrapreso un lavoro a tutto campo, entrando con forza e determinazione in tutte le più delicate materie - dalle strategie di rilancio del sistema ippico alla riorganizzazione dell’Ente in chiave di efficienza e semplificazione, dal sistema antidoping alla giustizia sportiva, dalla impostazione della nuova convenzione con le Società di corse alla rivisitazione delle modalità di intervento a sostegno dell’allevamento italiano - lavoro che ha già condotto ai primi importanti risultati.Il Consiglio di amministrazione ritiene di aver fatto, nello svolgimento del proprio mandato, tutto ciò che con le risorse e gli strumenti a disposizione ragionevolmente poteva e doveva fare e di aver sempre assicurato, in tutte le scelte operate, la giusta ponderazione delle risultanze di ogni confronto costruttivo intervenuto con le categorie ippiche. In alcuni casi, si è trattato di assumere decisioni dolorose ma comunque doverose per un ente pubblico, decisioni che il Consiglio ha adottato nella consapevolezza del proprio ruolo istituzionale, in mancanza di reali alternative.La manovra di assestamento contestata dalle categorie è stata, infatti, necessitata da una situazione di disavanzo che è tutt’altro che nuova. Il progressivo decremento degli introiti da scommesse sulle corse dei cavalli in un mercato sempre più inflazionato dai giochi non ippici ha fatto registrare, da diversi esercizi, uno sbilancio medio di 50 milioni di euro l’anno cui sino ad oggi si è fatto fronte unicamente attraverso l’erogazione di contributi statali. La manovra di assestamento del bilancio 2008 ha comportato una riduzione di tutte le voci di spesa di una percentuale media dell’11% non soltanto del montepremi e delle provvidenze all’allevamento.Il Consiglio di Amministrazione, infatti, ha sempre prestato particolare attenzione all’esigenza di assicurare il massimo contenimento di tutte le spese di funzionamento, comprese quelle per le consulenze, le Commissioni di studio e i Comitati.L’accusa di immobilismo e di incompetenza che viene mossa ingiustamente all’attuale C.d.A. collide con una serie di misure deliberate dal Consiglio stesso che attestano la volontà e la capacità di governare lo stato di crisi creando le premesse per un ritorno alla normalità dell’attività ippica in una visione di giusto realismo. In particolare, il piano per il rilancio e la valorizzazione dell’ippica italiana, recentemente commissionato dall’Ente ed il piano di rilancio della televisione UNIRE potranno costituire le basi per una concreta valorizzazione delle ancora innumerevoli potenzialità del sistema ippico, qualora verrà assicurato l’impegno di tutte le istanze istituzionali coinvolte. Anche in occasione del confronto per l’individuazione di un percorso compatibile con la normativa comunitaria, recentemente conclusosi con l’adozione e l’approvazione dei nuovi piani provvidenze, si è dimostrato che, con le necessarie sinergie, è ancora possibile trovare le giuste soluzioni. Il Consiglio, particolarmente sensibile ai fenomeni di “inquinamento” delle corse ha condotto in questo periodo anche una politica di contrasto della criminalità attraverso la creazione di nuovi canali di raccordo con le Prefetture e le Autorità di pubblica sicurezza, dedicando altresì attenzione alla lotta contro il lavoro irregolare. Il Consiglio, inoltre, ha compiuto una complessa attività di approfondimento e confronto per la risoluzione di tutte le questioni pendenti con le Società di corse, conclusasi con la sottoscrizione di un accordo e l’adozione di una serie di provvedimenti per la definizione delle situazioni pregresse che costituisce un sereno punto di partenza per l’impostazione della nuova convenzione nell’ambito di un processo di rivisitazione dell’attuale circuito ippico nazionale. In questi mesi particolare attenzione è stata riservata dal Consiglio anche al miglioramento dell’efficienza operativa dell’Ente che oggi si trova a dover svolgere una serie numerosa e complessa di compiti con sempre minori risorse a disposizione, al punto che risulta talvolta pregiudicata la sua capacità di risposta alle esigenze dell’utenza esterna e di compiuto presidio del sistema. Al fine di assicurare una maggiore efficienza degli uffici si sta procedendo ad una revisione della struttura organizzativa ed alla verifica delle attività attualmente svolte, come pure all’attuazione di interventi di semplificazione della normativa di settore e delle procedure (ad esempio aggiornamento ed unificazione dei regolamenti corse). Alla luce di quanto sopra esposto, si rigettano fermamente gli attacchi denigratori da parte di alcuni organi di informazione contro l’UNIRE a cui vengono addossate responsabilità di una situazione complessa e di difficile soluzione che l’attuale Consiglio di amministrazione, insediatosi a febbraio 2008, ha soltanto ereditato e responsabilmente fronteggiato, cercando di gestire l’emergenza e nel contempo di porre le basi per la costruzione di un futuro sostenibile.Il portavoce Prof. Gianguido Cellitti



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