85° Derby Italiano del Trotto - 7 ottobre 2012, ippodromo di Tor di Valle
04/10/2012
Solamente l’ippodromo di Tor di Valle ha il privilegio di presentare tre corse di gruppo 1 nel corso di un unico convegno: l’appuntamento di ottobre con la più bella e spettacolare giornata di corse al trotto del nostro calendario nazionale si rinnova quest’anno nella prima domenica del mese.
L’edizione numero 85 del Derby Italiano del Trotto vivrà la sua finale (dopo le tre batterie disputate sabato 22 settembre) e il suo epilogo per la tredicesima volta (la formula con batterie e finale esiste dal 2000, primo vincitore Avril), il Gran Premio Turilli iscriverà nel proprio albo d’oro il nome di un altro trottatore prestigioso, mentre le Oaks del Trotto regaleranno il titolo di regina femminile della generazione 2009 alla vincitrice. Un evento di assoluto prestigio patrocinato dal Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, dall’Assessorato alla cultura, arte e sport della Regione Lazio, dalla Provincia di Roma, da Roma Capitale e dal Municipio XII, che vedrà dare spettacolo sulla pista del trotter romano i migliori cavalli dell’allevamento italiano.
Il Derby Italiano del Trotto è infatti la corsa più prestigiosa del calendario ippico nazionale, con un montepremi di € 550.000 e con in palio il Nastro Azzurro, sogno di ogni proprietario di cavalli. E’ una sorta di esame di laurea: una corsa che un cavallo può disputare una sola volta nella vita e la cui vittoria vale una carriera. Il Derby è la prima corsa importante vinta da Varenne ed è una tra le più significative del mondo.
Pascià Lest, Probo Op, Pontiac Turbo, Pioneer Gar, Pojke Kronos, Power Action, Perkins Grif, Pitagora Bi, Paolo Om, Priest Prav, Palomar Lb e Princess Grif sono i 3 anni in gara nella finale dell’85° Derby Italiano del Trotto, per un’edizione della corsa che, dopo l’esito delle batterie di qualificazione del 22 settembre, si preannuncia altamente spettacolare.
Il vincitore per dispersione della batteria A, Pascià Lest, è infatti l’indiscusso leader della generazione (in carriera ha vinto 10 corse sulle 11 disputate fra le quali gli allori classici del Marangoni, Nazionale, Città di Napoli, Giovanardi e Allevatori) e aprirà lo schieramento della finale del Derby 2012 in coppia con il capofila dei driver italiani ed europei, Enrico Bellei. Al numero 2 si avvierà il vincitore a media consistente della batteria C Probo Op, mentre per il vincitore della batteria B Pitagora Bi il suo interprete Pietro Gubellini ha scelto il numero 8 in scia a Pascià Lest, con l’intento di replicare lo schema che lo ha portato a prevalere in batteria sull’italiano di Scandinavia Pojke Kronos, al via con il numero 5. Altri tre figli di Varenne, oltre a Pascià Lest, sono approdati alla finale: con il numero 4 ci sarà Pioneer Gar che ha conquistato dietro di lui la piazza d’onore in batteria, con l’11 Palomar Lb, miglior quarto e con il 12 l’unica femmina rimasta in gara, Princess Grif, ripescata come migliore della classifica parametri a seguito dell’errore in retta di arrivo con il quale ha gettato al vento la qualificazione nella batteria C dove aveva aver corso da leader. Accanto ai tre vincitori delle batterie che hanno potuto scegliere i migliori numeri di avvio, ambiscono comunque ad un ruolo da protagonisti anche Pontiac Turbo e Power Action, che si sono guadagnati la qualificazione con una brillante progressione finale nella batteria C, Priest Prav, che ha messo in luce eccellenti doti tattiche piazzandosi nella batteria B, Paolo Om, terzo nella batteria A e Perkins Grif, il secondo ripescato per la classifica parametri. Nessuno dei partecipanti al Nastro Azzurro va infatti sottovalutato, perché la finale del Derby del trotto è la corsa che vale una carriera.
Il Gran Premio Turilli Trofeo Campidoglio, storica corsa di gruppo 1 che si correrà nel pomeriggio del Derby, è una prova che appartiene alla “Serie A” dell’ippica, una vittoria che tutti i fuoriclasse del trotto desiderano poter vantare nel loro palmares e nel cui albo d’oro figurano i nomi di campioni quali Moni Maker, Varenne e Victory Tilly. Marielles, indigena che ormai risiede stabilmente in Belgio e Francia agli ordini dei fratelli Martens, spera di rifarsi della sconfitta di strettissima misura patita dodici mesi or sono dallo svedese Joke Face e il numero 1 di partenza potrebbe essere l’ideale trampolino di lancio per la portacolori emiliana; le solide alternative a Marielles si chiamano Zorro Photo, svedese di nascita ma francese per colori che in Italia ha già vinto a 4 anni il classico Gran Premio Continentale, Linda di Casei, nostra migliore femmina anziana, Leben Rl, vincitore a Treviso dell’Ivone Grassetto (per il quale è stato ingaggiato Jos Verbeeck) e magari anche Napoleon Bar, Nesta Effe e la derbywinner 2011 Olona Ok. Dalla seconda fila proveranno invece un più difficile inserimento il rientrante Marlon Om e Lester.
Le Oaks del Trotto, vero e proprio derby al femminile che regala alla vincitrice il tradizionale Nastro Rosa (quello Azzurro farà invece da corona al vincitore del Derby), sono la più importante corsa italiana per le femmine di tre anni. Quest’anno saranno solo quattordici, ma sarebbero state in realtà addirittura venti le femmine indigene di 3 anni pretendenti che aspirano al ruolo di reginetta della generazione 2009. Ovviamente le migliori si avvieranno in prima fila con Pearl Axe e Pleasure Kronos, reduci dal nulla di fatto nelle batterie del Derby al cospetto dei maschi, a fronteggiare Per Amore Gual, Petra Inn Ronco, Potenza Om e quella Proud Wood di colori stranieri che Arnold Mollema ha deciso di portare a Roma addirittura dall’Olanda. Tra le sette partenti in seconda fila da seguire con attenzione anche Primula d’Esi e Paramount Ok.
Non soltanto Derby, Turilli e Oaks nella giornata di corse più importante dell’anno per l’ippodromo di Tor di Valle.
I cavalli che hanno partecipato alle batterie di qualificazione del Derby (lo scorso 22 settembre) senza riuscire ad entrare in finale potranno tentare di rifarsi nella ormai tradizionale Consolazione intitolata a Franco Albonetti, indimenticato driver faentino attivo per decenni sulla piazza romana e vincitore di due Derby del Trotto. La moneta in palio, come è giusto che sia per i proprietari che hanno speso quest’anno cinquemila euro per far partecipare i loro cavalli alle batterie del Derby, è ricca (€. 44.000) e la corsa dovrebbe anche proporre un esito tecnico di valore sulla distanza classica dei 2100 metri.
Altro confronto per i 3 anni è il tradizionale Premio Tor di Valle (sfollamento del Derby) che, anche se non ha più la valenza di un tempo (quando aveva una dotazione monetaria di rilievo non essendo prevista la Consolazione), propone comunque un incerto e sempre spettacolare cimento sulla distanza breve del miglio.